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Titoli professionali: c'è anche
la specializzazione vela


08-02-2024

In vigore dal 5 maggio 2024 il nuovo regolamento destinato ai professionisti del diporto. Limitazioni e requisiti per l'Ufficiale di navigazione di 2° classe, impegnato a bordo di unità a noleggio. Il testo della riforma

Titoli professionali: c'è anche 
la specializzazione vela
Con il  Decreto 13 dicembre 2023, n. 227, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 5 febbraio (vedi allegato), il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha introdotto (a modifica del decreto 121 del 10 maggio 2005), il nuovo Regolamento concernente l'istituzione e la disciplina dei titoli professionali per il diporto. 
Una riforma nata con l'obiettivo di conformare le qualifiche dei professionisti italiani del settore marittimo con la convenzione STCW (Standards of Training, Certification and Watchkeeping for Seafarers) e che entrerà in vigore dal 5 maggio 2024, ovvero dopo 90 giorni dalla sua pubblicazione in Gazzetta ufficiale. 
 
Oltre a elevare i tonnellaggi per le abilitazioni maggiori (500 GT per l’Ufficiale di navigazione, 3000 GT per il Capitano del diporto, oltre i 3000 GT per il Comandante del diporto), col nuovo Regolamento viene istituito il titolo professionale semplificato di Ufficiale di navigazione del diporto di 2° classe. Ciò consentirà ai nuovi professionisti di assolvere al ruolo di comandante di unità (imbarcazioni e navi da diporto) di stazza non superiori a 200 GT, battenti bandiera italiana e destinate al noleggio nel Mar Mediterraneo o in acque interne.
 
Per ottenere tale abilitazione, che avrà validità di 10 anni, sono richiesti la maggiore età, un diploma di istruzione secondaria di secondo grado, il superamento di un corso antincendio di base svolto presso istituti, enti o società riconosciuti idonei dall'Amministrazione, e del corso di primo soccorso sanitario "First Aid", secondo disposizioni e programmi stabiliti dal Ministero della salute.
 
Il candidato dovrà anche aver effettuato con esito favorevole, i corsi di sopravvivenza e salvataggio, sicurezza personale e responsabilità sociali (PSSR) o, in alternativa un corso di sicurezza personale per la navigazione d'altura organizzato da federazioni sportive aderenti al Comitato olimpico nazionale italiano (Fiv), dalle associazioni nazionali di categoria del diporto (Confindustria nautica, Assonautica, etc.) o da istituti, enti o società riconosciuti.
 
Oltre ciò è necessario conseguire il certificato di Radio operatore Short Range (SRC) e il superamento di un esame teorico e pratico
Non è invece richiesta l'iscrizione nelle matricole della gente di mare di prima categoria.
 
Istituito anche il titolo professionale Diporto con Specializzazione vela previo superamento di un esame teorico-pratico da cui sono esentati i possessori di patente nautica che abiliti alla conduzione di unità a vela.
 
 

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