Il navigatore francese conquista il secondo posto nel Vendée Globe alla prima partecipazione, confermando il talento già dimostrato nelle regate oceaniche più prestigiose
Yoann Richomme ha concluso al secondo posto il Vendée Globe, il giro del mondo in solitario e senza scalo, tagliando il traguardo di Les Sables d'Olonne alle 06:12:02 Utc del 15 gennaio. Al timone di Paprec Arkéa ha completato il giro del mondo in 65 giorni, 18 ore e 10 minuti, passando la linea d'arrivo 22 ore e 47 minuti dopo il vincitore Charlie Dalin.
Una carriera tanto fulminea quanto brillante, la sua, costellata di successi prestigiosi di cui questo primo Vendée Globe non è che la ciliegina sulla torta. Tutto è cominciato dopo gli studi in architettura navale a Southampton, quando si è imposto nel panorama velico internazionale vincendo due volte la Solitaire du Figaro (2016 e 2019). Ha inoltre trionfato due volte nella Route du Rhum nella categoria dei Class 40 (2018 e 2022), prima di passare agli Imoca.
Nel 2023 ha vinto la Retour à la Base e nel 2024 The Transat CIC, dimostrando una rapida adattabilità alla nuova imbarcazione.
Al Vendée Globe, la sua prima circumnavigazione in solitario, Richomme ha stabilito il record di velocità sulle 24 ore con 551,84 miglia il 20 novembre, mantenendolo per una settimana prima che venisse superato da Sébastien Simon e successivamente da Charlie Dalin.
Durante la traversata dei mari del Sud, ha quindi recuperato straordinariamente oltre 500 miglia sui leader, assumendo il comando della flotta il 17 dicembre e mantenendolo per una settimana, incluso il passaggio di Capo Horn dove il cronometro si è fermato dopo 13 giorni, 9 ore e 13 minuti a segnare il nuovo record di velocità da Capo Leeuwin.
La battaglia per la vittoria di Dalin, come è noto, si è decisa nell'Atlantico del Sud, dove lo skipper di Macif ha ripreso il comando il 31 dicembre. Nonostante un problema tecnico a una vela di prua negli ultimi giorni di regata, Richomme, 40 anni, è riuscito a difendere la seconda posizione fino all'arrivo, realizzando quella che è con ogni probabilità la migliore prestazione nella storia della regata per un debuttante.
Chapeau!