Equipaggio con Thunberg sequestrato in acque internazionali. Confiscati aiuti per popolazione palestinese dopo intercettazione al largo dell'Egitto
Alle 3:02 del 9 giugno le forze militari israeliane hanno intercettato Madleen, la barca a vela della Freedom Flotilla Coalition nelle acque internazionali del Mediterraneo orientale, alle coordinate 31.95236° Nord e 32.38880° Est, al largo delle coste egiziane. L'equipaggio civile è stato sequestrato e gli aiuti umanitari destinati alla popolazione di Gaza sono stati confiscati.
A bordo del veliero di 18 metri salpato il 1° giugno dal porticciolo di San Giovanni Li Cuti a Catania con l'obiettivo di raggiungere le coste di Gaza per consegnare aiuti alla popolazione palestinese,
si trovavano l'attivista svedese Greta Thunberg, l'europarlamentare francese Rima Hassan, l'ex colonnello statunitense Ann Wright, l'attore irlandese Liam Cunningham, l'attivista brasiliano Thiago Avila e la psicologa Yasemin Agar. Il carico comprendeva latte in polvere per neonati, generi alimentari e forniture mediche.
L'operazione rappresenta il secondo intervento militare israeliano contro le imbarcazioni della coalizione internazionale nel giro di un mese. Il 1° maggio scorso la nave Conscience era stata colpita da droni israeliani in acque internazionali al largo di Malta, causando il ferimento di quattro membri dell'equipaggio e l'incendio dell'unità.
La Freedom Flotilla Coalition contesta la legittimità dell'azione sostenendo che Israele non possiede autorità giurisdizionale su volontari internazionali in acque internazionali. Huwaida Arraf, avvocato per i diritti umani e organizzatore della flottiglia, ha definito il sequestro una violazione del diritto internazionale e degli ordini vincolanti della Corte Internazionale di Giustizia che richiedono l'accesso umanitario senza impedimenti a Gaza.
Prima dell'intercettazione israeliana, la Madleen aveva soccorso quattro rifugiati sudanesi in mare aperto dopo aver ricevuto il 5 giugno un mayday da un drone Frontex che segnalava un'imbarcazione in difficoltà con 30-40 persone a bordo nel Mediterraneo centrale. L'equipaggio aveva lanciato una zattera di salvataggio quando è apparsa ad alta velocità la nave della Guardia Costiera libica Tareq Bin Zayed, nota per violazioni dei diritti umani. Quattro migranti si sono gettati in mare per raggiungere la Madleen ed evitare il rimpatrio forzato in Libia.
L'organizzazione ha richiesto il rilascio immediato dei volontari sequestrati, la consegna degli aiuti umanitari ai palestinesi e la fine del blocco di Gaza, annunciando l'intenzione di proseguire le proprie missioni nonostante gli interventi militari.
Nel frattempo la barca è stata dirottata verso il porto di Ashdod, da dove i dodici volontari internazionali saranno rimpatriati verso i paesi d'origine in Europa.
Oltre all’ordine di espulsione il ministro della Difesa Israel Katz ha costretto i volontari di Freedom Flotilla Coalition di visionare i cinquanta minuti di immagini che documentano la mattanza del 7 ottobre 2023. «È giusto - ha dichiarato il ministro - che Greta e i suoi amici sostenitori di Hamas vedano gli orrori commessi contro bambini, donne, anziani».