Studio documenta comportamento inedito di cetacei che offrono spontaneamente prede agli umani, suggerendo tentativi di socializzazione inter-specie
Un nuovo
studio pubblicato sul Journal of Comparative Psychology documenta un comportamento inedito di alcune orche che sembrerebbero offrire spontaneamente prede cacciate agli esseri umani, suggerendo un tentativo di socializzazione inter-specie. I ricercatori di Messico, Canada e Nuova Zelanda hanno analizzato 34 interazioni documentate tra questi grandi cetacei e umani in diversi oceani.
In 21 episodi gli umani si trovavano su imbarcazioni, in 11 nuotavano in mare aperto e in due erano sulla spiaggia. Le orche si avvicinavano deliberatamente lasciando cadere pesci, foche o aquile di mare davanti alle persone, aspettandosi una reazione. In sette casi hanno ripetuto l'offerta dopo il rifiuto iniziale, dimostrando persistenza comportamentale. Il fenomeno rappresenta uno dei primi casi documentati di predatori selvatici che utilizzano intenzionalmente oggetti per interagire con gli umani, indicando una possibile convergenza evolutiva tra l'intelletto dei cetacei e quello dei primati superiori. Gli scienziati ipotizzano che questo comportamento possa servire per praticare abilità apprese, esplorare l'ambiente, giocare o persino creare legami sociali. La condivisione del cibo è comune tra le orche come meccanismo per rafforzare i legami di gruppo. Il gesto ricorda quello di cani che portano giocattoli o gatti che presentano prede ai proprietari, ma data l'intelligenza superiore delle orche, con implicazioni cognitive più profonde.
(Giornale di bordo)