Prima una delaminazione allo scafo, poi un problema al sartiame: il francese Louis Burton si ritira e si dirige verso Città del Capo
Il francese Louis Burton getta la spugna. A causa di un danno al sartiame del suo Imoca Bureau Vallée lo skipper francese ha dovuto abbandonare il Vendée Globe, giro del mondo in solitario e senza scalo. La decisione è stata comunicata alla direzione di gara mercoledì 4 dicembre intorno a mezzogiorno UTC, quando Burton si trovava a circa 800 miglia da Città del Capo. Vani i tentativi di effettuare una riparazione con le risorse presenti a bordo. Una vera sfortuna per il navigatore parigino che aveva già dovuto confrontarsi con importanti problemi di delaminazione dello scafo due settimane fa e che navigava in penultima posizione. La nuova avaria ha compromesso definitivamente l'integrità strutturale della barca proprio nel momento in cui si accingeva a entrare nell'Oceano Meridionale; di qui la saggia decisione di abbandonare la gara. Burton è il secondo a ritirarsi dal Vendee Globe dopo Maxim Sorel che aveva fatto dietrofront il 15 novembre all'altezza di Madeira.
Sempre il 4 dicembre, Maître Coq di Yannick Bestaven, si è ribaltata nei mari del Sud. Raddrizzata la barca lo skipper (che al momento dell'incidente stava riposando) ha comunque ripreso la navigazione senza danni significativi e mantiene la 9ª posizione.
Nel frattempo, Charlie Dalin su Macif Santé Prévoyance mantiene la leadership della competizione e naviga nell'Oceano Indiano a Est del 40° meridiano, con un vantaggio di quasi 100 miglia su Sébastien Simon e il suo Groupe Dubreuil. I due skipper stanno affrontando la prima vera depressione dell'Indiano con venti oltre i 40 nodi e onde alte fino a 7 metri.
Se riusciranno a mantenere la velocità necessaria per restare davanti al sistema di bassa pressione, potrebbero guadagnare fino a 200 miglia sugli inseguitori.
In ventiquattresima posizione, Giancarlo Pedote sta per affrontare il passaggio di Buona Speranza, primo dei tre grandi capi di questa circumnavigazione.
"Alle nostre spalle abbiamo una depressione che ci sta raggiungendo. Dovremo tenere d'occhio lo stato del mare e il vento durante questo passaggio", ha dichiarato lo skipper di Prysmian, che dovrà gestire con particolare attenzione la pericolosa corrente Agulhas, una delle più forti del pianeta, e venti previsti tra i 30 e i 35 nodi.