L'uragano Wilma, il più potente fra quelli verificatisi sull'Atlantico centrale nella presente stagione (potenzialmente più distruttivo di Katrina e Rita) è atterrato nella nottata di venerdì 21 ottobre sulla penisola dello Yucatan, apportando fenomeni distruttivi di elevata entità. La perturbazione possiede un ampio occhio e attualmente possiede categoria 4, ma potrebbe riacquistare la categoria successiva (5) nei prossimi giorni, mentre si muoverà nel Golfo del Messico. Alle ore 0600 UTC di venerdì 21, il centro di Wilma si trovava alla latitudine di 19.5° Nord - 86.1° Ovest, ovvero a circa 145 KM a Sud Est di Cozumel, Messico. L'uragano si muove verso Nord Ovest a 9 km orari e si prevede che il suo movimento prosegua verso Nord - Nord Ovest nelle prossime 24 ore. I venti massimi sono a 240 km l'ora e la loro forza si estende fino a 140 km dal centro, ove il valore della pressione è di 930 hPa. L'innalzamento del livello marino lungo le coste è compreso fra 2,1 - 3,3 m, con onde alte e flagellanti. Alcune osservazioni da parte di boe riportano nel Golfo del Messico, parte orientale, onde di mare lungo alte 6 metri. È probabile che l'attuale intensa stagione degli uragani sia dovuta a un indebolimento degli Alisei nell'emisfero sia boreale che australe. (Gian Carlo Ruggeri) Meteorologo