Gli uragani Maria e Nate, dopo aver percorso traiettorie "classiche", sono giunti alle latitudini medie, trasformandosi in "depressioni extratropicali" piuttosto profonde: la cartina esposta mostra la loro posizione prevista per le 1200 Utc di martedì, 13 settembre. La depressione Maria risulta piuttosto profonda, con un valore minimo al suo centro di 980 hPa; Nate risulta meno intenso (996 hPa), ma pur sempre attivo. L'influenza di tali aree cicloniche sull'Europa è mitigata da un anticiclone posizionato sull'Inghilterra - Irlanda - coste atlantiche della Francia: esso eserciterà un'azione di "blocco" sul movimento di tali sistemi perturbati verso l'Europa centrale e l'Italia, almeno fino alle prime ore del giorno 16 (venerdì). La zona di altra pressione, infatti, anche sotto l'azione di tali basse pressioni, subirà una rotazione oraria e una moderata espansione verso Sud Est (e, quindi, anche verso l'Italia) nelle prossime 48 - 96 ore, consentendo un miglioramento del tempo sulla nostra penisola e i suoi mari. Con i dati attuali a disposizione, una perturbazione fredda, correlata al movimento verso Nord Est delle depressioni su citate, penetrerà nel pomeriggio di venerdì 16 settembre sulle regioni ed i mari settentrionali italiani, apportando, probabilmente un peggioramento delle condizioni meteorologiche. Ne seguiremo l'evoluzione. (Gian Carlo Ruggeri) Meteorologo