Nelle estremizzazioni delle manifestazioni dell'atmosfera, tipiche degli ultimi anni, si presentano periodi durante i quali si alternano casi estremi di tempo perturbato, che persistono per giorni seguiti subito dopo da altrettanto lunghi periodi di tempo buono. È la situazione che si è verificata prima e dopo le recenti festività natalizie e che si proporrà nei prossimi otto - nove giorni. Infatti, dopo le prolungate aree depressionarie formatesi nel Mediterraneo centrale e sull'Italia, accompagnate talvolta da forti precipitazioni nevose, attualmente, a parte l'attuale instabilità attiva sulle estreme regioni meridionali e i relativi mari, destinata ad attenuarsi, si sta posizionando un ampio e persistente anticiclone, sia in superficie che in quota, che durerà dal 13 al 19 gennaio. Il massimo valore della pressione atmosferica (1036 hPa) si avrà il giorno 18, con una cellula posizionata sulle regioni settentrionali - alto Adriatico - alto Tirreno. Tale configurazione, seppur apportando tempo buono, causerà una caduta generale delle temperature minime e una produzione di nebbie su tutta la Penisola e lungo le coste, oltre a un ristagno, nei bassi strati, di particolato fine (le tristemente note micro particelle PM10) dannoso per la salute. Attenzione, inoltre, alle formazioni di ghiaccio sulle strade e nei tratti non esposti alla radiazione solare. Nella figura, la configurazione sinottica prevista in superficie per il giorno 18, alle ore 00.00 Utc. (Gian Carlo Ruggeri) Meteorologo