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Navigare in Croazia
in regola
con le norme


20-07-2006

Le disposizioni per le unità da diporto straniere che navigano in Croazia cambiano spesso. E anche quest'anno sono state aggiornate con maggiori vincoli per la patente. Queste le novità.

Navigare in Croazia 
in regola 
con le norme
La Croazia per molti velisti rimane una delle mete privilegiate per le navigazioni estive. Tuttavia il continuo cambio di norme di accesso per le unità di diporto straniere può disorientare chi vuole fare rotta verso le coste di questa nazione. Le ultime modifiche normative risalgono allo scorso aprile e tra l'altro hanno reso più rigida la disposizione che prevede l'obbligo di patente per condurre le unità da diporto. Se prima infatti era tollerata l'assenza della patente per chi conduceva un natante, ora questa abilitazione è sempre richiesta. Ricapitoliamo quindi le disposizioni previste per le unità da diporto straniere che entrano in Croazia. - Arrivando via mare in Croazia il comandante deve recarsi in uno dei porti di entrata per superare il controllo doganale, autenticare l'elenco dei membri di equipaggio e acquistare un contrassegno (la "vignetta). Il contrassegno non è previsto per i natanti a remi, quelli inferiori ai 2,5 metri, o con motore sotto i 5kW di potenza, o che stazionano nei porti croati o altri approdi abilitati alla custodia delle imbarcazioni. Il contrassegno va applicato in un posto ben visibile dello scafo e vale un anno (solare) dalla dato di emissione. - A bordo dell'unità da diporto in navigazione in acque croate deve esserci: - la licenza di navigazione o un documento di idoneità alla navigazione dello scafo; - l'assicurazione per Responsabilità Civile (per le unità con motore di potenza superiore ai 15 kW); - una persona con patente nautica; la patente nautica è prevista anche per condurre i natanti. In mancanza dell'abilitazione è possibile conseguirne una in loco, presso l'Autorità marittima. - un attestato che dimostri la proprietà dello scafo o una procura di cessione dell'unità da diporto da parte del proprietario; - il contrassegno rilasciato dall'autorità marittima ("vigneta"); - la lista vidimata dell'equipaggio e dei passeggeri. Se è previsto un cambio di passeggeri durante la navigazione, occorre richiedere anche una lista vidimata delle persone presenti a bordo, da fare aggiornare in occasione del cambio di equipaggio. - All'uscita dalla Croazia occorre passare di nuovo alla dogana per notificare l'espatrio. I porti di ingresso della Croazia sono: Umag, Poreè, Rovinj, Raa (Brica), Rijeka eMali Loinj, Zadar, ibenik, Split, Ploèe, Korèula, Dubrovnik, Vela Luka e Ubli. Durante la stagione estiva sono attivi anche: ACI - Marina Umag, Novigrad, Sali, Boava,Primoten, Ravni akan, Hvar, Stari Grad (Hvar),Vis, Komia e Cavtat. Va detto che l'applicazione delle norme da parte delle autorità marittime croate non è sempre uniforme. Sono possibili quindi interpretazioni diverse, che invitiamo a segnalare redazione

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