In discussione alla Camera una nuova proposta di legge per istituire un fondo di 3 miliardi di euro per la rottamazione dei propulsori a combustione impiegati nella nautica da diporto
Nel 2022 un emendamento al un Decreto Legge in discussione nella commissione Lavori Pubblici del Senato, che aveva come primo firmatario il senatore Daniele Pesco (M5S), prevedeva l'istituzione di un fondo per l'incentivo alla nautica da diporto sostenibile per la rottamazione dei motori a combustione in favore di quelli elettrici. L'investimento richiesto al governo di allora a carico del Ministero dell’Ambiente era di 1 milione di euro per il 2022 e di 2 milioni di euro per il 2023 che sarebbero stati erogati sotto forma di rimborso del 40 per cento delle spese sostenute e documentate.
Il decreto-legge 16 giugno 2022 n. 68, convertito con modificazioni dalla legge 5 agosto 2022 non era però mai entrato in vigore perché il governo era caduto prima che il Ministero interessato potesse vararne il decreto attuativo. Oggi, a distanza di oltre un anno l’onorevole Ilaria Cavo, vicepresidente della Commissione per Noi moderati, rilancia la proposta nella sua integrità spostandone il periodo di validità agli anni 2024 e 2025 e indirizzando lo stanziamento delle risorse necessarie al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Il testo è atteso in Aula questa settimana per poi passare all’esame del Senato. Dopodiché, per comprendere le modalità di erogazione dei contributi, le istruzioni operative per beneficiarne e i limiti di potenza, bisognerà attendere l'ulteriore decreto attuativo ministeriale. Per ora, insomma, ancora solo buone intenzioni.
Introdotta nella stessa proposta della Cavo la validità della Dichiarazione di Costruzione o Importazione come attestazione del possesso di natante destinato alla navigazione in acque straniere. La DCI, lo ricordiamo, può essere richiesta, con
dichiarazione sostitutiva di atto notorio autenticata. A seguire il testo integrale della proposta:
«1-ter. Al fine di favorire la commercializzazione dei natanti da diporto, dopo il comma 2 dell'articolo 27 del decreto legislativo 18 luglio 2005 n. 171, è inserito il seguente: «2-bis. Per i natanti di soggetti italiani destinati alla navigazione in acque territoriali straniere, i possessori degli stessi possono attestare il possesso, la nazionalità ed i dati tecnici dell'unità attraverso la DCI - Dichiarazione di Costruzione o Importazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica 14 dicembre 2018 n. 152. Per richiedere la DCI, gli interessati devono presentare, oltre ai dati previsti, dichiarazione sostitutiva di atto notorio, autenticata dai soggetti di cui all'articolo 7, comma 1 del decreto-legge 4 luglio 2006, convertito con modificazioni dalla legge 4 agosto 2006 n. 248, che attesti il possesso e la nazionalità del natante.»