Dal 1° gennaio si può fare ingresso in Croazia, con imbarcazioni e natanti, senza controlli alle frontiere. Restano le tasse di navigazione e, se si dorme a bordo, quella di soggiorno
Per rispondere a diversi nostri lettori che chiedevano cosa cambia a livello di tasse e pratiche di ingresso con con l'entrata dal 1° gennaio della Croazia nello spazio di Shengen, abbiamo contattato l'ente del turismo croato che ci ha risposto che dal 1° gennaio 2023 non ci sono più i controlli sulle persone, né code alle frontiere interne terrestri e marittime fra la Croazia e gli altri Paesi dello spazio Schengen sia in entrata sia in uscita.
Altresì non c’è più il controllo della lista passeggeri e dei documenti personali.
La notifica dell'arrivo di una barca nel mare territoriale della Repubblica di Croazia può essere presentata la prima volta da qualsiasi persona fisica (non necessariamente l'armatore) alla locale capitaneria di porto al fine di verificare i dati dell'unità e inserirli nel sistema di informazione elettronica.
Tale adempimento deve essere effettuato una sola volta per l'anno in corso, mentre per gli anni successivi potrano essere effettuate elettronicamente
Restano il pagamento, ora chiaramente solo in euro, della tassa di navigazione che si può assolvere per la prima volta presso la Capitaneria locale (non in contanti) oppure online entro 7 giorni lavorativi dalla data di invio di apposita notifica elettronica.
Se si dorme a bordo, indipendentemente che l'imbarcazione sia in porto o in rada, è dovuto anche il pagamento della tassa di soggiorno da espletare esclusivamente online.
Il pagamento della tassa di navigazione in forma elettronica (accessibile con lo Spid per i cittadini italiani) può essere effettuato qui:
https://enautika.pomorstvo.hr/#/public/dashboard. In allegato anche
lo screenshot in 5 passi per effettuare il pagamento in questa modalità.
Per quel che attiene la navigazione con un natante, la normativa richiede che vi siano a bordo libretto d'uso del motore e l'assicurazione. Se la barca è marcata CE anche la dichiarazione di conformità.
