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"ARC": in rotta
verso i Caraibi


30-11-2005

Continua la discesa dell'Atlantico per la flotta delle 224 imbarcazioni impegnate nella traversata dalle isole Canarie ai Caraibi.

"ARC": in rotta 
verso i Caraibi
Tra improvvisi colpi di vento e lunghe bonacce procede la ventesima edizione della "Atlantic Rally for Cruisers", la regata-trasferimento per equipaggi non professionisti attraverso 2.700 miglia di oceano Atlantico da Las Palmas di Gran Canaria (isole Canarie) a St. Lucia (Antille). Lasciati a poppa i festeggiamenti presso il 'Muelle Deportivo' dell'isola delle Canarie, organizzati in occasione della partenza dell'evento il 20 novembre, gran parte della flotta naviga in direzione Sud-Sud Ovest, costeggiando l'arcipelago di Capo Verde, per portarsi definitivamente nel regime degli Alisei. Il passaggio della tempesta tropicale "Delta", che sta lasciando la costa africana a Nord delle isole Canarie in direzione Ovest, si è fatta sentire da quanti hanno scelto la rotta più settentrionale con venti fino a 60 nodi. «Abbiamo misurato fino a 60 nodi di vento, e abbiamo consumato molti litri di gasolio per allontanarci dall'area depressionaria - ha comunicato per radio l'equipaggio del Bénéteau 57 Charliz' - tutto bene a bordo ma abbiamo abbassato la prua scegliendo la via più lunga». Per altre imbarcazioni, più a Sud, il problema è invece l'assenza di vento, e l'arrivo nell'isola di St. Lucia (Antille) sembra lontano. Il tempo quindi passa tra tuffi improvvisati, pesca e, per altri, una veloce sosta in una delle isole dell'arcipelago di Capo Verde per rimpiazzare le scorte di carne e vegetali freschi. In testa alla flotta, portati da un buon Aliseo da Est, "Leopard of London" l'Open dello studio Reichel Pugh al comando dell'inglese Mike Slade, seguito da "Acaia Cube" il Farr Nautor 80DS condotto dall'italiano Carlo Filippini e da "Formidable 3", il Lutra 56 dell'armatore olandese Peter Vroon. Nella classifica che tiene conto dei tempi compensati, in base alle caratteristiche delle imbarcazionie, invece, la posizione più avanzata spetta a "Kalikobass II", l'Open Faroux Trehard 104 dell'armatore russo Anatoli Karatchinsky, seguito da "Exocet Strike" il First 40.7 dell'inglese John Dyer. Terza posizione per "About Time", Bavaria 40 degli inglesi Eamonn and Nicky Santry. Da segnalare il team "Spirit of Juno", un Farr 65 composto da un equipaggio di disabili, appartenente all'Associazione "BLESMA", British Limbless Ex-Service Men's Association, un ente che riunisce ex militari dell'esercito britannico portatori di protesi per l'amputazione di un arto. L'imbarcazione mantiene una posizione centrale all'interno della flotta. (Lu.Ca)

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