coloricoppa
Il portale pratico del mare martedì, 16 aprile 2024

Addio al Comandante
Giancarlo Basile


10-01-2023

È morto il 10 gennaio uno dei più autorevoli collaboratori di Bolina. Capitano di Corvetta della Marina Militare, è stato il maestro per intere generazioni di velisti. Il ricordo della figlia Paola

Addio al Comandante
Giancarlo Basile
Giancarlo Basile non c'è più. Si è spento il 10 gennaio all'età di 91 anni.
Bolina perde così uno dei suoi più prolifici e autorevoli collaboratori. Esperto velista, Capitano di Corvetta della Marina Militare e attivo sin dai primissimi numeri della nostra rivista, Basile si è sempre battuto con tenacia per la preservazione e la diffusione del lessico marinaresco e della cultura nautica. Un patrimonio, soleva sottolineare, ricco di storia e significato che va salvaguardato a ogni costo. Quante le tirate d'orecchie di cui siamo stati testimoni quando qualcuno scriveva "mura" anziché "mure", "abbrivio" invece che "abbrivo", o peggio, confondeva la manovra di "cappa" con quella di "panna".
 
Nato a La Maddalena (Ss) 1931, iniziò a navigare sin da bambino a bordo dei sandolini dei pescatori del porticciolo di Cala Ponte a Pomigliano a Mare (Bari). Primo di sei figli, Basile, mantenne viva la sua passione proseguendo gli studi presso l’Accademia Navale di Livorno, quindi in Marina Militare con una carriera costellata di successi sportivi al comando di barche leggendarie come Artica II, il Corsaro II e la Stella Polare. Tra le vittorie più acclamate si ricordano il record fissato alla Giraglia nel 1966 e rimasto imbattuto per 18 anni e il primo posto nella transatlantica Bermuda–Travemunde nel 1969. 
Accanto alla vela accademica e alle competizioni d’altura, Basile ha vissuto con estrema passione anche la nautica da diporto, sperimentando attrezzature veliche e progetti autocostruiti, partecipando a regate, formando equipaggi e navigando con la famiglia su piccoli cabinati.
 
Per Editrice Incontri Nautici ha pubblicato i volumi Parola di skipper, il Vocabolario del Velista e l'autobiografia Ricordi di mare e di vela. “Più il tempo passa dalle regate di una volta – ricordava Carlo Croce proprio nell'introduzione di quest'ultimo – sempre meno accurati sono i ricordi di quegli anni; ci sono però luoghi, barche e soprattutto persone che rimangono, per le più svariate ragioni, impresse nitidamente nella memoria. Per me, Giancarlo è sicuramente fra queste, per il suo modo appassionato di vivere il mare unendo all’istinto, alla marineria assorbita da ragazzo, la competenza e il rigore nella preparazione mutuati dall’altra sua passione, quella del volo, che lo ha portato a traguardi di eccellenza negli Usa nel 1957, quando risultò primo del corso di pilotaggio frequentato da americani, tedeschi, giapponesi e due italiani, e infine divenne la sua professione".
 
Se ne va dunque un maestro, uno dei pochi che erano rimasti; il riferimento di intere generazioni di naviganti. Lascia la moglie Anna e due figlie Paola e Laura a cui la nostra redazione invia le più sentite condoglianze.
 
I funerali si terranno venerdì 13 gennaio a Roma, presso la chiesa San Timoteo di Casal Palocco, alle ore 15,30.
 
 
A seguire il ricordo di Paola Basile
 
Caro papà,
fin da bambina, per me sei sempre stato una forza della natura, spirito libero & uomo d’azione per eccellenza, quell’Ulisse mitico (modello multiforme di vita umana che evoca la sete del vivere e del conoscere) al quale dedicai la mia ricerca di dottorato. E sì, papà, perché sei proprio tu il protagonista di quel mio libro che hai letto e riletto.   
 
Hai attraversato mari e oceani, sfidando tempeste di ogni tipo, e vincendo tante coppe e medaglie. Al comando della Stella Polare, arrivasti primo alla regata internazionale della Giraglia e poi vincesti anche la regata transatlantica da Hamilton (Bermuda) a Travemunde (Lubecca-Germania) competendo con barche ed equipaggi di altre nazioni che all’epoca erano il top della vela internazionale. Decidesti di andare molto più al Nord degli altri concorrenti, tra iceberg e balene più grandi della vostra imbarcazione - così mi raccontavi quando ero bambina e io ti ascoltavo con occhi pieni di meraviglia immaginando balene gigantesche e mari di ghiaccio.  
 
Hai ricevuto dal Presidente della Repubblica, l’onorificenza di ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, e sei stato anche invitato dal principe Filippo d'Inghilterra - marito della Regina Elisabetta - il quale aveva una grandissima stima di te. Nel 2010, ti hanno pure nominato Commodoro dello sport velico della marina militare. Però papà, la medaglia più grande l’hai vinta quando decidesti di lasciare una carriera di successi, tutta in salita, alla Marina Militare, perché una bambina di pochi anni di vita non ti aveva riconosciuto dopo una di queste lunghe regate, e dunque assenze. Quella bambina era la tua prima figlia, ero io. Alla carriera scegliesti la tua famiglia, te ne andasti dalla Marina e con grande umiltà ti sei rimesso in gioco diventando pilota dell’Alitalia per poter dare stabilità alla tua famiglia ed essere presente come padre e marito. Eri già in grado di pilotare aerei di ogni tipo, eri infatti arrivato primo al corso di aviazione presso la prestigiosa scuola della Marina Americana a Pensacola (in Florida). 
 
E così hai anche attraversato cieli sconfinati e una volta portasti anche il papa Giovanni Paolo II in uno dei suoi viaggi. Tuttavia non hai mai abbandonato la tua passione per il Mare e la vela, hai disegnato barche bellissime tra cui l’Aquilone con la quale m’insegnasti ad andare a vela, e soprattutto ad amare il Mare, la Natura, la Vita, e insieme abbiamo solcato tante onde. Hai trascinato tutta la tua famiglia, cane incluso, ad andare a vela, anche mamma la quale avrebbe probabilmente preferito rimanere a terra. Ti divertivi a fare delle manovre a vela incredibili per riportarci sul pontile dopo le lunghe veleggiate quando eravamo all’Argentario, sotto gli occhi strabiliati di tutti a terra che non capivano perché tu non usassi il motore; giocavi con il mare e il vento. Eri felice, e noi ti seguivamo fiduciosi, la tua passione era travolgente. Ci hai fatto scoprire dei posti meravigliosi, non accessibili via terra, e persone carismatiche. 
 
Hai creduto in me, in mia sorella, nei tuoi adorati nipotini e nella tua compagna di vita, tua moglie, che hai sempre amato e rispettato per quasi 60 anni di matrimonio. Da te abbiamo imparato a non mollare, ad essere riconoscenti, a lavorare seriamente e con passione, ad ingegnarsi, ad avere rispetto per la Vita in tutte le sue forme, e che la famiglia viene al primo posto. Ti sei infatti dedicato a tutta la tua famiglia, i tuoi fratelli - e sorella - ti ricordano non solo come un fratello maggiore premuroso, ma addirittura come un padre. E tutti i tuoi amici e compagni di vela si ricordano di te con grande affetto e ti vogliono un gran bene. 
 
Coerente con te stesso fino all’ultimo, hai continuato a fare regate fino all'età di 80anni, e all'età di quasi 87 anni - con questa maledetta malattia del Parkinson - hai veleggiato da Riva di Traiano fino alla Sardegna, andata e ritorno. Come Ulisse non ti arrendi mai, anche di fronte al Parkinson, hai lottato con grandissima dignità, senza lamentarti, adattandoti alla sua terribile e crudele tirannia.  
 
La vita è una sfida continua e tu l’hai affrontata con devozione, intelligenza, onestà, forza, ottimismo e amore. Adesso ti aspetta un altro viaggio, di viaggi ne hai fatti tanti, non ti preoccupare papà, vai sereno e tranquillo, la coscienza ce l’hai pulita, l’albatros ti guiderà. Noi ti auguriamo buon vento e ti ringraziamo per tutto quello che hai fatto per noi. È stato un onore averti come padre, a me e a mia sorella non poteva capitarci di meglio. In qualche modo c’incontreremo. Come ci ripetevi spesso: “nulla si distrugge, tutto si trasforma”. E concludo con i versi di Pirandello: 
 
E l’amore guardò il tempo e rise, 
perché sapeva di non averne bisogno.[...] 
Si addormentò in un angolo di cuore 
per un tempo che non esisteva. 
Fuggì senza allontanarsi, 
ritornò senza essere partito, 
il tempo moriva e lui (l’amore) restava.                                    
 
Buon Vento, papà!

© Riproduzione riservata