Un'avaria costringe il maxi catamarano condotto dallo skipper francese Bruno Peyron al ritiro dal record del giro del mondo senza scalo.
Il maxi catamarano "Orange II" (38,7 m) ha fatto dietrofront. Il multiscafo condotto dallo skipper francese Bruno Peyron, partito lo scorso 26 febbraio dall'allineamento tra l'isola Ouessant (Francia) e Cap Lizard (Inghilterra) per la conquista del "Trofeo Jules Verne" (il record del giro del mondo senza scalo), sta facendo rotta verso la Francia.
A interrompere la sua corsa intorno al globo quando era in oceano Atlantico, quasi in prossimità dell'arcipelago di Capo Verde, è stata la rottura della protezione dell'asse dell'elica dello scafo di dritta avvenuta mercoledì 3 marzo. Un danno non grave, ma che, a detta dello skipper, poteva innescare un processo di delaminazione più generale.
È la seconda volta che "Orange II" è costretto a tornare indietro. Era infatti già partito il 18 febbraio scorso, ma dopo un solo giorno di navigazione dovette invertire la rotta per aver perso la "crash box" (falsa prua di protezione) dello scafo di dritta.
Continuano invece la loro corsa nel "Trofeo Jules Verne" sia "Geronimo" (33 m), il trimarano del francese Olivier de Kersauson, partito il 25 febbraio scorso, e anche
"Cheyenne" (38 m) il maxi catamarano dello skipper americano Steve Fossett che dopo 25 giorni di navigazione ha superato la longitudine di Capo Leeuwin in Australia. Per tutti, il record da battere è quello stabilito da Bruno Peyron nel 2002 a bordo di "Orange" (64 giorni, 8 ore, 37 minuti e 24 secondi).
(fa.co.)