La Sezione Quinta del Tar della Campania ha respinto il 6 novembre il ricorso presentato da Marevivo e Greenpeace contro il progetto di rifacimento del collettore Arena Sant'Antonio a Coroglio, che scaricherà in prossimità dell'Area Marina Protetta Parco Sommerso di Gaiola. Il progetto di Invitalia, approvato con decreto 421 del 29 novembre 2024, riceve quindi il via libera per il potenziamento delle reti idriche e fognarie nell'area Posillipo-Bagnoli. I giudici hanno definito l'intervento ampiamente migliorativo rispetto alla situazione attuale caratterizzata da annose criticità ambientali, dichiarando le denunce delle associazioni infondate. Marevivo e Greenpeace contestano la sentenza sostenendo come trentacinque anni di battaglie siano stati vanificati da una decisione che verifica solo la correttezza delle procedure amministrative senza considerare le ricadute scientifiche sulla biodiversità. Le associazioni evidenziano il paradosso di un Piano di Bonifica che individua come area di scarico proprio l'Area Marina Protetta tutelata dalla Rete Natura 2000, creando un pericoloso precedente per le aree protette italiane ed europee. Alla battaglia si erano uniti 16 associazioni del Coordinamento Tutela Mare, miticoltori, mondo scientifico e culturale. Il Consiglio Regionale della Campania aveva approvato all'unanimità una mozione contraria definendo nefasto il programma Invitalia.

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