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\"Bamboo\" verso Israele: una lettera di pace


24-10-2003

Uno speciale equipaggio di non vendenti ed ex tossicodipendenti in rotta verso Israele per portare un messaggio di pace. La lettera inviata dall\'equipaggio alla redazione di Bolina.

\"Bamboo\" verso Israele: una lettera di pace
Exodus è una fondazione che dal 1984 si adopera per la riabilitazione di ragazzi con problemi di tossicodipendenza. Homerus, è un'altra associazione senza fini di lucro, che dal 1996 ha portato invece in barca folti gruppi di non vendenti. Entrambe le associazioni hanno confermato la validità riabilitativa dello sport velico su ogni fronte. L'8 ottobre scorso i due gruppi si sono uniti col proposito di creare uno "speciale" equipaggio che da Riva di Traiano (Roma) prendesse il largo a bordo del 51 piedi "Bamboo" per portare un messaggio di pace e solidarietà in Palestina e Israele. E così è. Da Civitavecchia "Bamboo" è approdata così a Reggio Calabria, Corinto, Rodi e Limasol ed ora si appresta ad arrivare a Tel Aviv il 31 ottobre. Di qui il 2 novembre l'imbarcazione si trasferirà al Lago di Tiberiade (Etgarim, in Israele) dove si svolgeranno festeggiamenti, incontri e conferenze. Dopo aver partecipato a manifestazione veliche ad Haifa, Tel Aviv e Ashdod il 21 novembre Bamboo riprenderà il largo per Alessandria d'Egitto, Creta, Malta, Palermo fino Civitavecchia dove l'arrivo dell'imbarcazione è previsto per il 16 dicembre. In data 24 ottobre l'equipaggio di Bamboo ha inviato una lettera alla redazione di Bolina che pubblichiamo qui di seguito. Intanto Buon Vento "Bamboo"! «Siamo partiti dall'Elba il giorno 07 ottobre 2003 e, dopo due settimane di navigazione, ci troviamo nel Porto Vecchio di Rodi. Le prime 1.100 miglia di navigazione ci hanno regalato albe e tramonti emozionanti e il mare ha dato prova della sua forza e al tempo stesso della sua tranquillità. La tappa fino a Reggio Calabria è stata, per alcuni di noi, la prima esperienza in barca durante la quale il mare non ha mancato di ricordarci quanto l'uomo sia piccolo di fronte al suo impeto e alle forza della natura. Per raggiungere Reggio siamo passati dalle Eolie toccando quasi con mano la Sicilia; la ventata di colori e odori tipici del Mediterraneo ci ha accolti in questa terra ancora scaldata da un sole estivo. Dopo una breve sosta abbiamo affrontato una lunga tappa che ci ha portato lungo le coste delle Grecia. La navigazione si è rivelata tranquilla e ci ha permesso di immergerci ancora di più nella vita di bordo, con tutti i suoi aspetti: spazi di vita ristretti, il susseguirsi dei turni di lavoro e di riposo durante i giorni e le notti e gli intensi momenti di condivisione. I delfini spesso hanno accompagnato il nostro viaggio nuotando e saltando giocosamente davanti alla prua del "Bamboo". Corinto ha rappresentato l'arrivo della nostra seconda tappa. Attraversando il suo stretto siamo entrati finalmente nel Mar Egeo. Le isole incontrate ci hanno affascinato per i fondali stupendi e per la natura incontaminata che le caratterizza. Arrivati a Rodi, meta della terza tappa, subito al primo impatto siamo rimasti colpiti dalla mescolanza di culture e religioni diverse presenti in quest'isola . La visita alla Città Vecchia ci ha permesso di constatare quanti popoli abbiano dominato queste terre lasciando segni inequivocabili del loro passaggio. Questa esperienza ci sta dando modo di conoscere luoghi e città, ma ancor di più, ci rendiamo conto, ci sta facendo scoprire aspetti di noi stessi e dei nostri compagni che fino ad ora erano rimasti un po' nascosti e che stanno emergendo nei momenti di difficoltà e di gioia. La nostra speranza per il proseguo di questo viaggio é quella di riuscire ad essere messaggeri di pace costruendola all'interno di noi stessi e del nostro gruppo». (alb.ca)

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