Ai Caraibi diportisti
senza GPS
Interferenze mirate hanno bloccato il segnale satellitare tra Venezuela e Colombia dal 29 ottobre al 7 novembre
Il carteggio tradizionale e la navigazione astronomica servono ancora, eccome. Lo hanno scoperto a proprie spese diversi velisti in navigazione nei Caraibi meridionali tra fine ottobre e inizio novembre, quando si sono trovati improvvisamente senza Gps. Chartplotter bloccati, posizioni che saltavano di mezzo miglio da un istante all'altro. Secondo il portale Caribbean Compass si sarebbe trattato di interferenze mirate ai sistemi satellitari, concentrate nelle acque tra Venezuela, Trinidad e Tobago e la costa colombiana.
Un fenomeno che ha interessato l'area dal 29 ottobre al 7 novembre e che dimostra come le tecnologie di disturbo del segnale Gps siano ormai una realtà anche per la navigazione da diporto. La vicenda, che è stata attribuita inizialmente a tempeste magnetiche, è molto più probabilmente imputabile a interferenze intenzionali (jamming) provocate dalla Marina degli Stati Uniti impegnata in quell'area in una operazione militare contro il narcotraffico che ha finora causato la morte di almeno 80 persone.
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