Norme più semplici per gli Epirb. Per tenere una di queste utili radio-boe di soccorso a bordo di un'imbarcazione non è più necessario, infatti, effettuare la visita di collaudo all'apparecchio. Lo ha chiarito una circolare del ministero delle Comunicazioni del 27 gennaio scorso, specificando che per gli Epirb, la legge non prevede espressamente una visita di collaudo e quindi per il loro impiego deve essere seguita la stessa procedure prevista per gli altri apparecchi radio di bordo. La precisazione, richiesta più volte da BOLINA, arriva dopo anni di confusione sull'argomento. Finora, infatti, la scelta di sottoporre o meno a visita di collaudo gli Epirb era stata lasciata alla libera interpretazione degli Ispettorati Regionali del ministero delle Comunicazioni. Così nella maggioranza dei casi questi organismi richiedevano ai diportisti che volevano dotarsi di uno di questi apparecchi costose e inutili visite di collaudo da effettuarsi perfino a bordo delle imbarcazioni, addebitando i relativi costi di spostamento del personale. Ora, dopo il chiarimento ministeriale, tutti gli Epirb muniti di dichiarazione di conformità, o specifica approvazione ministeriale, possono essere utilizzati, iscrivendoli su una "Licenza di esercizio", senza bisogno di essere sottoposti a onerose visite di collaudo. La "Licenza di esercizio" può essere quella già rilasciata per il Vhf (aggiornandola) o una nuova da chiedere direttamente agli Ispettorati Regionali del ministero delle Comunicazioni. Ricordiamo che l'Epirb (Emergency Position Indicating Radiobeacon) è uno strumento radiotrasmittente in grado di lanciare un segnale di allarme via satellite, da ogni parte del mondo, con indicazione della propria posizione. Gli Epirb consigliabili per il diporto sono quelli che trasmettono sulla frequenza dei 406 MHz più un segnale "homing" sui 121,5 MHz. (fa.co.)