«... hai una buona barca... una buona barca... e anche la tua piccola moglie, mica male... ma non tentare mai nell'altra direzione... non tentare mai... è troppo duro... troppo duro...»
In questo libro Bernard Moitessier racconta la propria vicenda da quando, naufrago e senza mezzi alla Martinica, riesce a raggiungere la Francia, a risalire la china, a sposarsi felicemente e soprattutto a costruirsi finalmente una buona imbarcazione, il ketch di 12 metri Joshua.
Grazie a Joshua, Moitessier regala alla moglie Françoise un meraviglioso viaggio di nozze che li porterà dalle Canarie alla Martinica, dal Canale di Panama alle Galapagos, dalle Isole Marchesi a Tahiti. E' un viaggio condotto con comodo, beatamente, per la gioia di vivere. Ma intanto è maturata – quasi dettata dalle circostanze – la decisione di tornare in Francia passando da Capo Horn: cosa del tutto imprevista alla partenza.
Françoise affronta intrepida la grande galoppata di 14.000 miglia nelle burrasche delle alte latitudini meridionali, il passaggio al largo di Capo Horn (è la prima donna a compierlo), la risalita nell'Atlantico. E, priva di precedenti esperienze marinaresche, si rivela tuttavia un'ottima compagna di bordo per il marito. La personalità eccezionale di Moitessier si manifesta continuamente, tanto nella vivacità delle annotazioni quanto per la carica vitale e per l'impegno morale che lo animano.
In queste pagine si può forse trovare la chiave per spiegare lo straordinario gesto con cui Moitessier, ai primi del 1969, dopo aver praticamente vinto la regata per il giro del mondo a vela, in solitario e senza scalo, preferì proseguire il viaggio lungo i Quaranta Ruggenti anziché andare a raccogliere applausi e onori.
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